L’educatore sessuale

Sentite che curiosa coincidenza. Il mio ultimo articolo iniziava così:

Condivido una parte dell’intervista a Alberto Pellai dal CPP invitando commenti da genitori in travaglio. E… vi propongo un esercizio. Visto che questo sito si occupa principalmente di formazione dei ragazzi a una sessualità consapevole, propongo a chi è interessato a questo tema di rileggere le parole di Pellai pensando in specifico all’educazione sessuale. Poi in un prossimo articolo mi ci proverò anch’io.”

Non ce ne è stato bisogno : ci ha pensato lui, Alberto Pellai, intervistato da Corrado Augias nella puntata di lunedì della trasmissione Quante Storie proprio sul tema dell’educazione sessuale e sentimentale anche in relazione all’uscita del suo libro Il primo bacio.

Le cose che ha detto mi hanno molto confortata perché confermano l’urgenza di lavorare nella direzione in cui si muove il mio impegno degli ultimi anni, ossia quello di tenere corsi, fare progetti e scrivere libri sull’educazione sessuale.

Pellai ha infatti parlato di “un disperato bisogno di formare e di educare i nostri figli in questa dimensione della vita”, e del “deserto educativo” in cui teniamo i ragazzi, che restano in balia delle rappresentazioni che ne dà la pornografia. La sessualità è così ridotta al solo rapporto sessuale, l’altro è visto come oggetto del mio piacere, si fa confusione fra fare sesso e fare l’amore, e spesso le prime esperienze vengono fatte solo per curiosità, come dimostrano numerose inchieste e interviste fra gli adolescenti.

Quale sarà allora l’atteggiamento del genitore educante in campo sessuale?

Innanzitutto, dice Pellai, tiriamolo fuori questo argomento. Non cambiamo canale quando ci sono scene sessuali in TV, occorre deporre i preconcetti che portano i genitori a parlare di tutto coi loro figli fuorché di sesso, occorre trovare modi e strumenti per spronare i ragazzi a parlarne. Li invita anche a quel parlare di sé, dei loro ricordi e delle loro esperienze (metodo narrativo) che aiuterà i ragazzi a esprimersi con più naturalezza, e farà loro capire che di queste cose se ne può parlare. E parlandone indicare sì rischi e limiti, ma anche aprire a quelle dimensioni emotive, relazionali, sentimentali, di desiderio, di responsabilità e di cura che non possono certo essere veicolate da un sito porno.

La letteratura aiuta molto. E qui non ho capito se intendeva la letteratura specifica sull’educazione sessuale o la letteratura in quanto poesie, racconti, romanzi che parlano di questi temi. Propendo per la seconda accezione. Scegliendo bene, si possono proporre ai giovani e ai giovanissimi brani di prosa, ma soprattutto poesie che trasmettono più di qualsiasi corso di educazione sessuale. E aggiungerei anche l’arte figurativa e alcuni ottimi film in cui la sessualità è presentata in maniera esplicita ma esteticamente bella e in contesti di passione e di amore.

Anche i libri sulla sessualità scritti per i ragazzi sono di grande aiuto. Da leggere insieme ai più piccoli, o da lasciare casualmente su una poltrona per gli adolescenti.

Libri ben fatti ce ne sono tanti, per tutte le età. Ne ho esaminati molti prima di scrivere anch’io di educazione sessuale e molti ne ho apprezzati, vuoi per lo stile divertente, vuoi per le immagini accattivanti, vuoi per la ricchezza delle informazioni. La nota che ho cercato di mettere nei miei libri, in cui la voce dialogante è quella di una nonna che parla ai suoi nipoti, è la tonalità affettuosa di qualcuno che oltre a dare informazioni e istruzioni, si prende cura di loro e ha a cuore la loro felicità. E’ quello di cui parlava Pellai quando ha detto che “i bambini hanno bisogno delle braccia aperte”.

Ora secondo me il passaggio da fare è far combaciare il bisogno (di qualcosa che aiuti genitori e ragazzi ad esplorare la sessualità nelle sue innumerevoli dimensioni e sfumature) con l’esistenza di strumenti ben fatti, diversificati per stile, generi, note dominanti, età a cui si rivolgono quali possono essere libri, blog, video, siti che si occupano di educazione sessuale ma anche di educazione tout court. In questo sito ne potete trovare alcuni, altri me li potete suggerire scrivendo un commento a questo articolo. Commento a cui invito comunque, se l’avete trovato di vostro interesse.

Share This