Spesso mi sono sentita fare questa domanda :
Perché scegliere temi scabrosi come la morte e il sesso per i tuoi libri rivolti ai ragazzi?
E’ una lunga storia quella che mi lega ai soggetti dei miei libri.
E’ risaputo, in genere si va ad esplorare e approfondire quegli aspetti della vita in cui si hanno dei vuoti o in cui si è stati feriti.
Nell’infanzia e nella prima adolescenza avevo due paure : la paura della morte e la paura del sesso. Mi tenevo le mie paure e le mie domande perché sentivo che non c’era nessuno attorno a me che fosse preparato e disponibile a parlarmene. Poi, crescendo, ho cominciato a esplorare e a provare attrazione proprio per quello che da bambina mi faceva paura. Ho imparato direttamente dalla vita, attraverso esperienze – alcune belle alcune dolorose – attraverso errori, dubbi, entusiasmi, fallimenti e tanta ricerca, ricerca ancora in corso. L’esperienza di diventare nonna e le domande dei miei nipoti mi hanno poi portata a riversare tutti questi vissuti nei miei ultimi libri, rivolti ai ragazzi ma anche ai loro educatori.
Scrivere questi libri è stata una guarigione anche per me e per la mia bambina ferita e insicura. Offrire queste narrazioni a bambini e ragazzi significa per me la speranza di poter evitare loro le difficoltà e le sofferenze che molti di noi hanno incontrato alla loro età perché questi temi erano tabù.
Gratitudine infinite per il suo bellissimo lavoro, cara Mariella.