Il mio appello sta avendo un seguito, ecco una prima testimonianza da Mariella Carra, che insegna alla Scuola Primaria “G. Cena” di Mazzé, in provincia di Torino.
Mariella mi ha mandato un suo sogno per la scuola, elaborato e reso pubblico durante la Conferenza Regionale della scuola di settembre 2018.
Ma parlando con Mariella mi sono resa conto che lei questo sogno lo sta realizzando con le sue classi e con i suoi colleghi. E questo mi ha dato tanta gioia e fiducia. Grazie, Mariella.
“Che bello! Questa mattina è il primo giorno di scuola con la mia classe 2^: non vedo l’ora di rivedere i miei alunni e le colleghe con le quali condivido sogni e speranze sulla scuola che vogliamo realizzare. Chissà come saranno diventati i miei alunni, cresciuti, quante cose avranno da raccontare sulle loro vacanze e chissà quante cose nuove imparerò da loro e su di loro. Apro la porta e sono solo sorrisi, baci e abbracci con i bambini, i genitori e i colleghi …. sì perché nella scuola ci sono anche molti insegnanti maschi come quello che abbiamo conosciuto stamattina. Ecco che incominciamo con l’ascoltare la musica che ci predispone a sentirci l’un l’altro mentre raccontiamo, dialoghiamo, ci poniamo domande e problemi reali da risolvere per affrontare con gioia la vita e diventare sempre più umani. Nella nostra scuola non ci sono programmi, né voti, né verifiche, né prove Invalsi; l’unico programma è di crescere in umanità, i voti sono le conferme e gli incoraggiamenti che riceviamo gli uni dagli altri; le verifiche sono gli adattamenti, i ripensamenti che dobbiamo fare quando ci accorgiamo che non stiamo crescendo insieme, che non c’è collaborazione, ma competizione, che qualcuno non partecipa o rimane indietro o ai margini. Il dirigente ci aiuta in tutto questo e c’è alleanza con i genitori perché abbiamo un obiettivo comune, pur con ruoli diversi, e ci rispettiamo ed incoraggiamo a vicenda. E’ veramente emozionante la mia professione perché sono un ingegnere sociale, costruisco in cooperativa con altri una nuova società e non mi scoraggio di fronte alle difficoltà, agli insuccessi e ai fallimenti perché l’obiettivo è entusiasmante e non sono sola in questo cammino. Ogni giorno dico che è il più bello della mia vita e ringrazio quelli che camminano con me!
Mariella
P.S. Dimenticavo! Ricevo un buono stipendio che mi permette di vivere dignitosamente e anche di divertirmi!”